Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Questa fase, scritta per la prima volta nel 1825 dal gastronomo francese Jean Anthelme Savarin all’interno del suo trattato Fisiologia del gusto, è diventata ormai proverbiale. Quello che mangiamo dice tanto di noi, ma allo stesso modo anche ciò che beviamo.

In Romagna sulla tavola di casa, al ristorante o durante una cena con gli amici non può mai mancare una bottiglia di Sangiovese. “Sangiovese di Romagna Doc” in passato o “Romagna Doc Sangiovese” oggi dopo la riforma del disciplinare di produzione avvenuta nel 2011, cambia poco: il vino del territorio è lui, con il suo carattere che dice tanto dei romagnoli.

Vino di grande personalità, il Sangiovese sa essere infatti schietto e robusto al primo incontro, esuberante quando serve, affidabile e morbido con il passare del tempo.

La storia del Sangiovese

Premio ottenuto da Cantina BartoliniLa storia di questo vino, che ottenne la Denominazione d’origine controllata (DOC) nel 1967 – come annuncia trionfalmente la prima pagina della rivista “Mercuriale vinicola romagnola” dell’ottobre dell’anno precedente (foto di copertina) – si intreccia fin dall’inizio con quella della nostra cantina, che da sempre ha dedicato una cura particolare al re dei vini di Romagna.

La classifica delle cantine romagnole per vini DOCPensate che già nel 1970, più di cinquant’anni fa, il nostro Sangiovese di Romagna Doc riusciva a far parlare di sé e della Romagna la fiera di Milano e conquistava addirittura la Medaglia d’Oro al concorso enologico di Pramaggiore, uno dei più prestigiosi di allora.

In quegli anni la nostra cantina era anche tra le prime della Romagna per quantità di Sangiovese di Romagna prodotto, come riporta la classifica periodica redatta dall’allora Ente Tutela Vini di Romagna nel gennaio del 1974 (nella foto).

Da allora fino ai giorni nostri, vendemmia dopo vendemmia, il Sangiovese di Romagna è migliorato sempre più, diventando un vino capace di raccontare l’identità della nostra terra e dei suoi abitanti, ma anche le piccole differenze che esistono tra i diversi territori di questa regione. Oggi esistono ben dodici diverse sottozone del Romagna Doc Sangiovese, riconosciute attraverso uno studio ufficiale pubblicato nel 2011 (trovi qui il disciplinare).

In quella di Mercato Saraceno (San Vicinio), dove si trova la nostra cantina e scorre il fiume Savio, i vini sono particolarmente freschi e fragranti per via di terreni franchi, profondi e ricchi di ghiaia e rocce marnose. Per raccontare le diverse anime del Sangiovese e stupire con le sue grandi potenzialità, oggi proponiamo tre differenti versioni del Romagna Doc Sangiovese:

– il Romagna Doc Sangiovese Superiore “Le Viole”, dedicato a chi ama la freschezza e i profumi floreali;

– il Romagna Doc Sangiovese San Vicinio “Oro”, ideale per chi ama i sapori intensi e fruttati di questo vitigno

– il Romagna Doc Sangiovese San Vicinio Riserva “Rocca Saracena”, il vino di chi nel calice cerca struttura e profondità, eleganza e avvolgenza.

Per chi è curioso di assaggiarli e scoprire quale Sangiovese è più adatto al proprio palato abbiamo creato la box “Sangiovese”, un piccolo viaggio lungo le diverse sfumature del vino dei romagnoli per eccellenza.

 

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”. Questa fase, scritta per la prima volta nel 1825 dal gastronomo francese Jean Anthelme Savarin all’interno del suo trattato Fisiologia del gusto, è diventata ormai proverbiale. Quello che mangiamo dice tanto di noi, ma allo stesso modo anche ciò che beviamo.

In Romagna sulla tavola di casa, al ristorante o durante una cena con gli amici non può mai mancare una bottiglia di Sangiovese. “Sangiovese di Romagna Doc” in passato o “Romagna Doc Sangiovese” oggi dopo la riforma del disciplinare di produzione avvenuta nel 2011, cambia poco: il vino del territorio è lui, con il suo carattere che dice tanto dei romagnoli.

Vino di grande personalità, il Sangiovese sa essere infatti schietto e robusto al primo incontro, esuberante quando serve, affidabile e morbido con il passare del tempo.

La storia del Sangiovese

Premio ottenuto da Cantina BartoliniLa storia di questo vino, che ottenne la Denominazione d’origine controllata (DOC) nel 1967 – come annuncia trionfalmente la prima pagina della rivista “Mercuriale vinicola romagnola” dell’ottobre dell’anno precedente (foto di copertina) – si intreccia fin dall’inizio con quella della nostra cantina, che da sempre ha dedicato una cura particolare al re dei vini di Romagna.

La classifica delle cantine romagnole per vini DOCPensate che già nel 1970, più di cinquant’anni fa, il nostro Sangiovese di Romagna Doc riusciva a far parlare di sé e della Romagna la fiera di Milano e conquistava addirittura la Medaglia d’Oro al concorso enologico di Pramaggiore, uno dei più prestigiosi di allora.

In quegli anni la nostra cantina era anche tra le prime della Romagna per quantità di Sangiovese di Romagna prodotto, come riporta la classifica periodica redatta dall’allora Ente Tutela Vini di Romagna nel gennaio del 1974 (nella foto).

Da allora fino ai giorni nostri, vendemmia dopo vendemmia, il Sangiovese di Romagna è migliorato sempre più, diventando un vino capace di raccontare l’identità della nostra terra e dei suoi abitanti, ma anche le piccole differenze che esistono tra i diversi territori di questa regione. Oggi esistono ben dodici diverse sottozone del Romagna Doc Sangiovese, riconosciute attraverso uno studio ufficiale pubblicato nel 2011 (trovi qui il disciplinare).

In quella di Mercato Saraceno (San Vicinio), dove si trova la nostra cantina e scorre il fiume Savio, i vini sono particolarmente freschi e fragranti per via di terreni franchi, profondi e ricchi di ghiaia e rocce marnose. Per raccontare le diverse anime del Sangiovese e stupire con le sue grandi potenzialità, oggi proponiamo tre differenti versioni del Romagna Doc Sangiovese:

– il Romagna Doc Sangiovese Superiore “Le Viole”, dedicato a chi ama la freschezza e i profumi floreali;

– il Romagna Doc Sangiovese San Vicinio “Oro”, ideale per chi ama i sapori intensi e fruttati di questo vitigno

– il Romagna Doc Sangiovese San Vicinio Riserva “Rocca Saracena”, il vino di chi nel calice cerca struttura e profondità, eleganza e avvolgenza.

Per chi è curioso di assaggiarli e scoprire quale Sangiovese è più adatto al proprio palato abbiamo creato la box “Sangiovese”, un piccolo viaggio lungo le diverse sfumature del vino dei romagnoli per eccellenza.