NOBILIS 2020
€22.00
44% Off
Il Nobilis è un vino speciale della nostra cantina in edizione limitata,
un Famoso fatto interamente a mano dalla vigna alla bottiglia.
E’ un prodotto 100% naturale e artigianale,
che racconta la storia di un territorio e di un vitigno fantastici e ci ricorda che l’uva ha già in sé tutto ciò che le serve per diventare vino.
Insieme all’amico Marcello Veggiani abbiamo realizzato il docufilm
per farvi vivere passo dopo passo un viaggio di conoscenza e scoperta dell’uva identitaria di Mercato Saraceno,
il Famoso appunto (leggi qui la sua storia),
e condividere una piccola pazzia nata dall’amore per la nostra terra e la bellezza che ci circonda: il Nobilis.
Descrizione
Nobilis: il nome
In latino Nobilis è il termine più vicino al concetto di Famoso. Nell’antichità, in realtà, non esisteva un vero e proprio concetto di famoso; il “famoso” era il nobile. Abbiamo scelto quindi questo termine che ricorda le radici più antiche del nome del nostro vino.
La vigna La Guardiola
Il nostro percorso inizia in località Montesasso, nella Vigna La Guardiola. A 370 metri di altezza, accarezzati dalla brezza del Mar Adriatico, abbiamo raccolto a mano i grappoli maturi di Famoso. I giorni che hanno preceduto la vendemmia 2020 sono stati caratterizzati da una forte escursione termica tra il giorno e la notte, la condizione ideale affinché le uve potessero sviluppare profumi ricchi e complessi.
In cantina: le prime operazioni
Le uve raccolte a mano in casette sono state prima pigiate e diraspate. Una parte di esse è stata messa all’interno di un’anfora georgiana di terracotta (kvevri), dove è iniziata la fermentazione spontanea e dove il Famoso è rimasto a macerare sulle proprie bucce per alcuni mesi. Tutti i passaggi che portano alla nascita del Nobilis avvengono nel modo più naturale possibile per esaltare il varietale del vitigno, il territorio di Montesasso e il lavoro della famiglia Montalti, a cui dobbiamo la conservazione del Famoso di Mercato Saraceno (scopri di più).
La chiusura dell’anfora
Con lo stucco enologico, che si usa dall’alba dei tempi, abbiamo sigillato l’anfora con un coperchio trasparente, che ci ha permesso di controllare a vista quello che succedeva all’interno. Il vino, ricordiamolo, è una sostanza viva: in questa fase c’era ancora una coda di fermentazione e, di lì a poco, sono partiti altri moti all’interno dell’anfora con la fermentazione malolattica. Grazie a questi moti e alla particolare forma dell’anfora si è creata una sorta di batonnage naturale che ha permesso un rimescolamento continuo delle fecce. Il tappo al centro del coperchio è servito per poter effettuare le colmature che si sono rese necessarie.
A poco a poco le bucce sono calate sul fondo dell’anfora, mentre il vino è salito in superficie. Sul fondo, dove si trovano già i vinaccioli, si sono depositate piano piano le fecce e le bucce, che hanno fatto in modo che avvenisse una chiarifca naturale grazie alla quale il liquido è diventato sempre più limpido.
La svinatura
Alla fine di febbraio, con la svinatura abbiamo tolto il vino dall’anfora per caduta, senza l’utilizzo di pompe. Abbiamo messo il liquido, ripulito di bucce e impurità, in damigiane lasciate all’aperto, dove il termometro è arrivato a segnare -5°C. In questo modo le parti solide si sono depositate sul fondo.
L’imbottigliamento
Giovedì 4 marzo, nel primo quarto di luna calante, siamo passati a imbottigliare a mano il nostro Nobilis vinificato in anfora. L’analisi di laboratorio ha rilevato l’assenza di solfiti: non avendo aggiunto alcun tipo di coadiuvante di fermentazione né solfiti, il nostro vino è risultato quindi zero solfiti. Nel passaggio dalle damigiane alle bottiglie è possibile che siano rimaste alcune piccolissime impurità, perché sul fondo della damigiana c’erano le fecce fini. Niente paura: sono una testimonianza della manualità del lavoro e permetteranno di mantenere ancora più fragranti i profumi del Famoso.
La tappatura e il confezionamento
Anche la tappatura del Nobilis, come ogni fase della sua produzione, è avvenuta a mano. Abbiamo usato un sughero naturale monopezzo. Dopo un paio di mesi di riposo in bottiglia, abbiamo messo la ceralacca sul collo della bottiglia e sul tappo per limitare il più possibile l’ingresso di ossigeno. L’ultimo passo è stato l’etichettatura. Abbiamo usato un’etichetta in carta riciclata creata graficamente dalla creativa Sara Liverani. Sull’etichetta c’è il racconto in prima persone del Nobilis.
Sono fatta di uve Famoso 100%, vetro, carta, sughero, terra. Per arrivare fino a te ho avuto bisogno dell’aiuto della mano di un uomo e nient’altro. Non contengo solfiti, conservami al buio, in un ambiente che non sia troppo caldo ma neppure troppo freddo. Ti assicuro che darò il meglio di me se sarò servita ad una temperatura compresa tra i 14° e i 16° C in modo che possa esprimere tutta la mia aromaticità e, se vorrai, potrai accompagnarmi ad un coniglio al tegame o arrosto, ad un brodetto di pesce, a formaggi di media stagionatura o a pasta molle. Sul mio fondo, potresti trovare del sedimento e addirittura qualche vinacciolo; non me ne volere, dopotutto sono stata preparata completamente a mano e il vino al mio interno non è stato filtrato.
La tua Bottiglia di Nobilis 2020
Edizione limitata, esperienza sconfinata
Abbiamo prodotto 448 bottiglie numerate di Nobilis 2020. La bottiglia numero 1 è andata in archivio a futura memoria, la numero 2 l’abbiamo stappata insieme a voi nel video di presentazione. Ne restano 446, speriamo che possiate vivere anche voi l’emozione incredibile che abbiamo provato noi portando alle labbra un vino che è un piccolo viaggio nella storia e nei sapori di Mercato Saraceno.
E’ arrivato il momento dell’assaggio, acquista la tua bottiglia numerata di Nobilis!
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